Al momento stai visualizzando AGRICOLTURA e DANNI da ALLUVIONE: disparità di trattamento e promesse non mantenute

Bologna 28 febbraio – Un’interrogazione in Aula a risposta immediata del Capogruppo di RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna, Marco Mastacchi, solleva nuovamente e con forza la questione degli indennizzi dai danni da alluvione a tutti quegli agricoltori che ne hanno effettivamente subiti e non solo a coloro che rientrano nei layer di riferimento, così come si era impegnata a fare la Direzione Generale Agricoltura.

Anche la Giunta, votando all’unanimità una risoluzione dello stesso Mastacchi, si era impegnata a sollecitare Agea perché mettesse a disposizione degli agricoltori le informazioni delle sue banche dati, che hanno concorso all’individuazione degli agricoltori e alla determinazione degli aiuti concessi, oltre a consentire eventuali modifiche, perché le domande potessero adeguarsi ad eventuali informazioni in più che gli stessi beneficiari potevano rendere disponibili. Il sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti e incidenti sulla redditività economica, prevede un’indennità per ettaro, a seconda della tipologia di coltura presente nel Piano colturale 2023, solo per le aziende agricole le cui aree si trovano all’interno del layer di riferimento, indipendentemente dal fatto che abbiano avuto o meno un danno. La domanda automatica di pagamento, che Agea ha sperimentato per la prima volta, ha funzionato solo sulla base dei dati di cui disponeva e le aziende non presenti all‘interno dei layer certificati dalla Regione, non hanno potuto presentare domanda di indennizzo, nonostante abbiano subito danni. La Direzione Generale Agricoltura, contrariamente all’impegno preso, non è intervenuta in quanto, a suo dire, le tempistiche per il sostegno finanziario alle imprese danneggiate non hanno consentito alla Regione di intervenire per eventuali modifiche normative né a livello ministeriale né a livello di circolari applicative di Agea. Intanto solo le imprese censite all’interno dei layer hanno già ricevuto gli indennizzi mentre le altre non sanno più che fare, piegate dallo sconforto e dai danni subiti. Lo stesso problema di riferimento ai layer si presenta anche con Agricat, nonostante in più occasioni sia stato garantito un risarcimento dei danni subiti, quantomeno attraverso uno dei due fondi, aggravando così realtà già fortemente pregiudicate dagli eventi catastrofici del maggio 2023.

Mastacchi chiede nuovamente quale sia il motivo che ha impedito alla Direzione Generale Agricoltura di attivarsi per una modifica dei layer tramite appositi controlli in loco o con incroci delle banche dati a disposizione, al fine di assicurare il pagamento alle aziende che hanno subito danni dall’alluvione e dalle conseguenti frane e cosa intende fare per garantire a quelle aziende, nove mesi dopo dall’evento catastrofico, quantomeno il pagamento delle domande presentate con Agricat, visto che ormai l’indennizzo da parte di Agea, come da Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1465 della Commissione del 14 luglio 2023,  è perduto.

La risposta del Sottosegretario Baruffi chiarisce come i due Enti, Agea e Agricat, non vanno confusi e rappresentino due indennizzi di tipo diverso, così come chiarisce che il fondo Agricat faccia riferimento al fondo di crisi europeo e le domande fatte sulla piattaforma dedicata,  sono da istruire da parte di chi si occupa dello strumento in oggetto. Mastacchi replica che se siamo ancora in una fase istruttoria, come sembra dedursi dalla risposta del Sottosegretario, si ritiene soddisfatto. Ma secondo le informazioni in suo possesso entrambi gli strumenti, Agea e Agricat, utilizzano la stessa banca dati e dunque le stesse delimitazioni. “Mi riservo di controllare e spero vivamente di sbagliarmi” conclude il consigliere.