Bologna – 29 dicembre 2023 – Il Consigliere Marco Mastacchi, Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna, con un’interrogazione alla Giunta affronta il tema della pronta disponibilità del personale sanitario, in particolar modo in Romagna, ambito territoriale di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini. L’istituto della pronta disponibilità è regolato dall’art. 44 del CCNL integrativo del triennio 2019-2021 e prevede l’impiego, in caso di urgenze, dello stesso personale in carico al servizio operativo di riferimento e nelle quali la pronta disponibilità sia prevista per la natura stessa dei servizi da prestare (es. emodinamica, radiologia, sale operatorie). Il personale da impiegare è quello strettamente necessario alla funzionalità dell’unità operativa stessa, ed è escluso da tale servizio il personale con ruolo amministrativo.
Finalità dell’istituto è quella di garantire gli interventi assistenziali urgenti e non programmabili, e non potrebbe essere utilizzato, come invece accade, per coprire carenze di organico. Visto il carico sia di lavoro che di stress che una simile organizzazione comporta dovrebbe essere compensato da una giusta valorizzazione economica e dalla possibilità di un adeguato recupero psicofisico, oltre che da una migliore conciliazione dei tempi di vita-lavoro.
Queste le giuste richieste avanzate dal personale del comparto alla Direzione generale dell’Azienda Usl della Romagna. Varie sono state le manifestazioni di protesta in presidio davanti alla sede legale dell’azienda e diverse le proposte avanzate al direttore generale. Le sigle sindacali, con in testa il sindacato delle professioni infermieristiche NURSIND, hanno ottenuto la disponibilità ad inviare alla Direzione generale dell’Azienda Usl della Romagna proposte alternative basate sulla volontarietà debitamente valorizzata, che attualmente coinvolge ogni giorno circa 50 operatori infermieristici per l’ambito territoriale di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.
L’atto ispettivo del Consigliere Mastacchi alla Giunta mira a chiarire quali siano le proposte al vaglio della Direzione dell’AUSL della Romagna rispetto alla pronta disponibilità, per scongiurare che i nostri validi professionisti del settore, già duramente provati dalla pandemia, debbano farsi carico dei continui tagli, che inevitabilmente ricadono anche sulle prestazioni rese al cittadino. Chiede inoltre se la Direzione dell’AUSL della Romagna intende accogliere le richieste avanzate dal personale del comparto, tramite il sindacato delle professioni infermieristiche NURSIND, in merito alla possibilità di superare la criticità delle assenze improvvise con un progetto basato sulla giusta valorizzazione economica di chi si renderà volontariamente disponibile.