Al momento stai visualizzando PONTE GRATTACOPPA a SAVARNA (RA): scaduti a febbraio i termini di consegna del manufatto 

Bologna – 11 agosto 2022 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito alla mancata consegna, entro i termini stabiliti, del Ponte Grattacoppa, essenziale collegamento per la comunità di Savarna nel ravennate.

Savarna è un paese nel ravennate relegato oramai in quella che si può definire “terra di mezzo” perché privato da oltre un anno del collegamento più breve, attraverso il ponte Grattacoppa sul Lamone, per raggiungere i luoghi di lavoro ed i servizi che ormai da decenni mancano nella località. La ricostruzione del ponte Grattacoppa sul fiume Lamone a Torri di Mezzano, con un costo previsto di 2,8 milioni, era stata affidata nel febbraio 2020 alla RCB di Bologna, con l’obbligo di consegnare l’opera finita a febbraio 2022. Siamo ormai oltre la metà estate 2022 e non c’è ancora una data certa per la consegna dell’opera completata. Inoltre, dalla perizia di variante approvata solo lo scorso 17 giugno dalla Giunta, risultano errori importanti e carenze molto gravi a carico del progetto esecutivo messo a gara. Errori che stanno provocando enormi ritardi, che a loro volta sono causa di gravi disagi economici non solo ai residenti ma anche alle attività delle località di Torri, Grattacoppa, Savarna e Conventello. L’Amministrazione avrebbe giustificato i ritardi con le difficoltà dovute al reperimento dei materiali necessari per realizzare le “terre armate” sulle due rampe laterali di accesso al ponte. Tali difficoltà di approvvigionamento sarebbero dovute alla guerra in Ucraina, e non consentirebbero di definire la nuova data di fine lavori, non essendo possibile sapere quando arriveranno le forniture.

Risulta difficile credere che sia colpa della guerra in Ucraina se, dopo due anni e sei mesi dalla consegna dei lavori, è impossibile sapere se il nuovo ponte Grattacoppa verrà aperto o meno quantomeno nell’estate del 2022. Gli intoppi, la sospensione dei lavori e i conseguenti ritardi, a cui si aggiunge l’attesa della famigerata rotatoria all’incrocio con via Basilica, che hanno portato allo slittamento della fine lavori, non sono certo imputabili alla pandemia e ai ritardi nel reperimento dei materiali occorrenti. Questa situazione sta diventando insostenibile per i cittadini del Forese nord di Ravenna, le cui libertà e necessità di circolazione stradale sono gravemente impedite dalla chiusura del ponte “strategico” che collega Torri a Savarna.

Mastacchi chiede alla Giunta se intenda intervenire a tutela dei cittadini del Forese nord di Ravenna, per ridurre loro i disagi della circolazione stradale e per fare almeno chiarezza sulle reali cause e responsabilità della mancata consegna dell’opera finita. Chiede inoltre se la rotonda all’incrocio con via Basilica verrà finalmente realizzata così come promesso alla cittadinanza.  Chiede inoltre all’assessore competente, se la maggiore altezza del nuovo ponte (1 mt. più del vecchio) e il conseguente necessario rifacimento delle due rampe di accesso, che ha contribuito allo slittamento dei termini di chiusura lavori, sia un errore di costruzione e se è così, chi ne sia il responsabile.



(foto: Ravenna Notizie)