Bologna, 12 febbraio 2024 – In occasione dell’alluvione del maggio 2023 i cittadini si sono subito attivati con la raccolta di generi di prima necessità e con donazioni in denaro, a sostegno di coloro che, a causa dei disastrosi eventi atmosferici, hanno perso ogni cosa. Con la Delibera di Giunta Regionale n. 1191/2023 l’Agenzia Regionale di sicurezza territoriale e protezione civile è stata autorizzata alla gestione contabile del conto corrente dedicato e relativo alle donazioni.
Tale Delibera destinava la metà delle risorse a misure a diretto sostegno delle popolazioni colpite, compresa la possibilità di concedere contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti, misura tuttora non coperta dai decreti nazionali, ed il resto delle risorse a interventi urgenti di ripristino del patrimonio pubblico, con particolare riferimento alle scuole ed eventualmente agli impianti sportivi dei territori. La seguente Delibera di Giunta (la n.1509 del 11/09/2023) ha autorizzato la medesima Agenzia a trasferire nel bilancio regionale le risorse raccolte sul conto corrente intestato alla stessa e provenienti da erogazioni liberali versate, che, fino al 5 luglio 2023 corrispondevano a euro 47.022.736,25, al netto delle somme rimborsate o in fase di rimborso per erronei versamenti effettuati entro la data del 5 luglio 2023.
Le erogazioni liberali incassate a far data dal 6 luglio 2023 sono confluite invece nella contabilità speciale del Commissario straordinario Figliuolo e gestite da quest’ultimo, il cui ammontare risulta essere pari a € 6.905.847,32. Si sono definiti a seguire i criteri per le prime misure per i fondi oggetto di liberalità a sostegno di cittadini, imprese, altri soggetti privati ed enti locali colpiti dall’alluvione, che hanno visto allocare 27.000.000,00 euro con un apposito Bando per la sostituzione di autoveicoli danneggiati dall’alluvione e 5.000.000,00 euro assegnati ai comuni per erogazione di contributi economici, sostegno al pagamento di affitto e utenze, attivazione di prestiti sull’onore, erogazione di buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e/o beni di prima necessità, e altro.
Le risorse relative alle donazioni pervenute al Commissario straordinario vengono utilizzate in contabilità speciale ma, ad oggi, restano da programmare le risorse residue in funzione delle ulteriori necessità espresse dai territori, che non potranno essere integralmente coperte dalle risorse del Commissario straordinario. L’alluvione che ha devastato la Romagna e parte dell’Emilia nel maggio 2023 ha causato 35mila sfollati e danni per circa 10 miliardi di euro e le conseguenze sul tessuto sociale e sul sistema economico e produttivo sono stati enormi, anche perché solo il 5% dei danni è risultato coperto da assicurazione. Il governo si è impegnato a ripianare tutto al 100% e da recente stampa apprendiamo che la direzione intrapresa sarebbe quella di un riconoscimento del credito di imposta per un tetto massimo di 10mila euro, che potranno essere scalati dalle tasse in un periodo definito. Ma il credito d’imposta andrebbe a danneggiare proprio coloro che si trovano in maggior sofferenza economica, non potendo né anticipare le spese né scalare dalle tasse il credito d’imposta, data l’esiguità del reddito.
Da qui la risoluzione del Consigliere Mastacchi che impegna la Giunta a intervenire presso il Commissario Straordinario affinché con i fondi residui vengano sostenute economicamente le famiglie che non possono né anticipare, né usufruire del credito d’imposta per l’acquisto dei beni mobili che hanno perso a causa degli eventi alluvionali.