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Bologna – 21 aprile 2023 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato un’interrogazione alla Presidente della Regione Emilia-Romagna e alla Giunta per chiedere se non ritenga opportuno rivedere l’accordo regionale in merito ai criteri di allocazione e utilizzo delle risorse trasferite dall’INAIL al Fondo Sanitario Nazionale per l’attività di compilazione e trasmissione, per via telematica, dei certificati medici di infortunio e malattia professionale da parte dei medici e delle strutture sanitarie competenti del SSN, allargando il campo al personale infermieristico, richiamando i vecchi accordi aziendali che lo includevano e in considerazione dell’indispensabile attività ancor oggi prestata. 

Marco Mastacchi 2023

Il consigliere Mastacchi chiede “di attivarsi affinché vengano liquidati gli incentivi INAIL dal 2019 a maggio 2022, inerenti l’apertura e chiusura della pratica, in base agli accordi precedenti, considerate le ore di straordinario effettuate dal personale del comparto per svolgere tale attività” e se, eventualmente, la Giunta non ritenga di verificare “la possibilità di utilizzare i fondi negoziali della dirigenza per finanziare l’attività del personale del comparto, così come già attuato per retribuire le ore di supporto ai medici nella libera professione intramoenia”.

Finora l’attività di compilazione e trasmissione della certificazione degli infortuni INAIL veniva svolta sia dal medico, che certifica l’infortunio con la sottoscrizione dell’atto, sia dal personale infermieristico e/o amministrativo, che collabora con il medico nella stesura materiale del certificato stesso. Specifici accordi tra INAIL e le aziende sanitarie regolavano gli introiti nei bilanci aziendali provenienti dall’assicurazione obbligatoria, suddivisi fra medici e “comparto”.  La Legge di Bilancio 145 del 2018 supera le convenzioni in essere tra INAIL e aziende sanitarie e decide un trasferimento unico annuale con versamento al bilancio dello Stato e successiva riassegnazione alla spesa, da ripartire tra le regioni e le province autonome, a copertura dei maggiori costi derivanti dalla certificazione degli infortuni sul lavoro e come ristoro dell’attività connessa, che non rientra tra quelle “istituzionali” per le aziende sanitarie, senza indicare alcun comparto contrattuale. 

A seguito della Delibera di Giunta Regionale numero 2112 del 05/12/2022 – l’APPROVAZIONE DEI CRITERI DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE STANZIATE DALLA LEGGE N. 145/2018 DIRETTE AD INTEGRARE I FONDI CONTRATTUALI DEL PERSONALE DELLA DIRIGENZA SANITARIA, DEFINITI A SEGUITO DI CONFRONTO REGIONALE AI SENSI DELL’ART. 6 DEL CCNL DELL’AREA DIRIGENZIALE SANITA’ SOTTOSCRITTO IL 19 DICEMBRE 2019, la Regione ha limitato il campo di riferimento per la riassegnazione delle risorse alla sola dirigenza medica solo perché con essa ha sottoscritto uno specifico accordo, senza peraltro avere alcun obbligo in tal senso.