Bologna – 25 gennaio 2023 – Approvazione in Aula oggi per la risoluzione presentata dal capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi alla Presidente dell’Assemblea legislativa e alla Giunta regionale che chiedeva alla Giunta di valutare opportunamente la realizzazione della diga di Vetto considerando gli usi plurimi e un invaso di grandi dimensioni (100 milioni di metri cubi secondo il vecchio progetto), e non solo di utilizzo irriguo che limiterebbe fortemente la sua potenzialità. La risoluzione, firmata anche dal Consigliere Rainieri (FDI) e con un maxi-emendamento finale condiviso e firmato da diverse parti politiche chiedeva di confermare la volontà della Regione di realizzare un invaso ad uso plurimo prendendo a riferimento le risultanze dello studio sulle esigenze idriche della Val d’Enza, che ha la finalità di attuare le strategie atte a conciliare disponibilità e domanda di risorsa idrica, accelerando l’interlocuzione con il Governo per ottenere le risorse economiche necessarie. Sono due gli obiettivi: realizzare la Diga il prima possibile e realizzarla nelle giuste dimensioni, necessarie a risolvere tutti i problemi, accogliendo tutte le opportunità che possono emergere da una analisi realistica che tenga conto degli usi plurimi.

“Il risultato che si vuole ottenere con l’approvazione di questa risoluzione è quello di far sì che gli studi che sono in corso tengano conto di tutte le opportunità che derivano da un investimento epocale come questo e che si parli in particolare di usi plurimi e non solo di utilizzo irriguo, che limiterebbe fortemente la sua potenzialità. Questo è un passaggio storico. Dopo tanti anni si sta concretizzando la possibilità di sbloccare una situazione che il territorio attende da tempo. Non dobbiamo assolutamente sprecarla realizzando un’infrastruttura che risolve solo parte dei problemi, che, come ho detto, sono sotto gli occhi di tutti.” Così Mastacchi nel corso della sua presentazione dell’atto all’Assemblea.
Una votazione caratterizzata dal buon senso da parte di molte parti politiche apre oggi una luce in fondo al tunnel su scenari di soluzione dei problemi idrici di varia natura per una parte così importante del territorio della nostra Regione