Al momento stai visualizzando MEZZI PUBBLICI: una sfida che poteva finire meglio

Bologna – 1 ottobre 2021 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha sottoposto alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale la questione del sovraffollamento, soprattutto negli orari di punta, dei mezzi pubblici utilizzati da studenti e pendolari.  

A dispetto di quanto assicurato In occasione della riapertura della scuola, i mezzi pubblici continuano a costituire una grossa criticità per quanto riguarda il distanziamento e la prevenzione della diffusione del contagio. In particolare sulle linee coperte da TPER, la società di trasporti pubblici locale, sono state rilevate in questi giorni diverse situazioni problematiche.

Stando a numerose segnalazioni da parte di cittadini e utenti, il sovaffollamento dei mezzi è tale che su alcune linee è stato impossibile addirittura salire sugli autobus – un esempio per tutti la linea Bologna- San Giorgio -Castel Maggiore del giorno 13 settembre 2021. Non mancano ritardi e salti di corse, che certamente non aiutano il deflusso degli utenti che si trovano in questo modo ad accalcarsi in numero maggiore nella corsa successiva. Le segnalazioni sono giunte ad esempio riguardo la giornata di giovedì 16 settembre 2021 relative alla mancata fermata alla stazione centrale alle 10,10 del bus 35, direzione fiera, bus che poi ha continuato la corsa nelle fermate successive.

Molti disagi vengono segnalati anche sulle linee extra-urbane e in particolare su quelle che servono l’appennino.  Dall‘inizio dell’anno scolastico le linee 900 e 906 sono inaccessibili tanto che spesso i ragazzi non riescono neppure a salire. Molti, quando anche l’autobus riesce a caricarli tutti, sono costretti a stare in piedi. Un affollamento costante causato dalla mancanza di mezzi e corse, come quella delle 13,30 istituita l’anno scorso con le scuole in DAD e inspiegabilmente soppressa quest’anno che le scuole sono in presenza. 

Il 30 di settembre diversi utenti si sono lamentati che sulla linea 900 la corriera è stata costretta a far scendere diversi ragazzi perché occupata ben oltre il consentito e a causa di una brusca frenata alcuni sono caduti a terra con conseguenze tali da doversi recare in ospedale.

Sono interessanti a questo proposito le dichiarazioni dell’azienda dei trasporti TPER che ha affermato: ”….dove si sono rilevati carichi maggiori, seppur sempre entro la capienza consentita, sarà posta attenzione per possibili correttivi tendenti ad ottimizzare ogni aspetto del servizio. Le attività di presidio e monitoraggio proseguiranno, specie in queste prime settimane di scuola caratterizzate da orari delle lezioni non ancora a regime, pertanto suscettibili di consistenti variabilità di giorno in giorno.”

E sul sito della stessa azienda alla voce “CORONAVIRUS: tutto ciò che serve sapere relativamente al trasporto pubblico a Bologna e Ferrara”, sottomenu “Regole per l’accesso ai mezzi” si può leggere quanto segue: “Il servizio non potrà essere interrotto. Il conducente e eventuale personale aziendale di gestione non hanno il potere di escludere dal viaggio eventuali passeggeri in soprannumero rispetto alle esigenze di distanziamento né di intervenire in caso di inadempienti rispetto alle prescrizioni del DPCM in vigore.”

Le dichiarazioni ufficiali fanno a pugni con la realtà dei fatti. Di ben altro tenore appaiono le segnalazioni che giungono dagli utenti. 

Se uno degli obiettivi dichiarati di TPER è “fornire un servizio di qualità ai cittadini”, è nei momenti più critici che questo deve concretizzarsi e qualche problema a questo riguardo sembra esserci. 

E a proposito di qualità di servizi, qualcosa va indubitabilmente fatto riguardo al Call Center, nella teoria interfaccia tra l’utente e l’azienda, nei fatti un muro contro il quale regolarmente si cozza. Il Call Center che si attiva attraverso il numero 051 290 290, quando si riesce ad accedere, offre solo opzioni di scelta registrate che non coprono tutte le eventualità e parlare con un operatore è impossibile. Un risponditore automatico solleva da tante responsabilità e rende impotente l’utente. 

Marco Mastacchi

Mastacchi interroga la Giunta chiedendo che la Regione Emilia-Romagna, visto anche il ruolo di socio di TPER, si attivi per una vigilanza più attenta al fine di garantire una capienza massima dell’80% sui mezzi di trasporto a tutela della salute dei cittadini. Chiede inoltre che vengano incrementati i mezzi sulle tratte che attraversano l’Appennino e che presentano forti criticità, ripristinando anche corse come quella delle 13,30, per le linee 900/906, quantomeno per garantire il distanziamento ai nostri ragazzi che finalmente hanno ripreso la scuola in presenza. 

Un ultimo quesito riguarda l’opportunità per la Regione di attivarsi in merito al funzionamento del Call Center affinché gli utenti, in caso di disagi, ad esempio dovuti da ritardi o mancate corse sulle varie linee, possano agevolmente contattare un operatore.