Risorse per finanziare interventi nelle abitazioni private: la richiesta va inoltrata al proprio Comune
Le barriere architettoniche sono ostacoli fisici che impediscono la fruibilità degli spazi alle persone con disabilità o con limitate capacità motorie persona. Una porta stretta, una rampa di scale o, talvolta, un unico gradino possono costituire un grave ostacolo per le persone con difficoltà motoria o sensoriale.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato complessivamente quasi 10,2 milioni di euro, tra risorse statali e regionali, per l’eliminazione e il superamento di queste barriere negli edifici e nelle abitazioni private.
Sono risorse destinate a Comuni ed Unioni per finanziare i lavori edilizi di miglioramento dell’accessibilità negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini, ma saranno poi i Comuni ad assegnarle ai cittadini che ne fanno richiesta.
Gli interventi ammessi a questo contributo sono le opere per l’eliminazione delle barriere fisiche come l’adattamento dei servizi igienici, l’allargamento delle porte, o l’eliminazione di gradini all’interno dell’abitazione, l’installazione di ascensori, montascale e l’automazione per porte e cancelli.
Le richieste di contributi: come e a chi inviarle
La domanda di contributo deve essere presentata – entro il 1°marzo di ogni anno – al comune nel quale si trova l’immobile.
L’entità del contributo viene definita sulla base delle spese effettivamente sostenute e comprovate.
Le graduatorie delle domande
Hanno la precedenza le domande che si riferiscono a persone con disabilità o con difficoltà di deambulazione e si applica alla graduatoria il criterio del reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare del richiedente.