Al momento stai visualizzando La nuova Variante di Valico e lo Svincolo di Rioveggio

Quando ripartiranno i lavori?

Bologna – 20 Ottobre 2020 – Marco Mastacchi, capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna, ha presentato alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale un’interrogazione a risposta scritta sul mancato completamento dello svincolo autostradale di Rioveggio.

L’Autostrada del Sole è di fatto la spina dorsale dell’intero sistema viario italiano e il tratto compreso tra Bologna e Firenze riveste un ruolo strategico. Nel più ampio quadro di ammodernamento dell’A1 si inserisce il progetto della Variante di Valico che va da Bologna-Casalecchio a Barberino del Mugello. Un nuovo tracciato che ha aumentato la sicurezza e reso più fluida la percorrenza grazie alla riduzione dei tempi medi di percorrenza fino a 15 minuti. Dalla sua inaugurazione ha consentito una forte riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, riducendo al tempo stesso i consumi per automobilisti e autotrasportatori per un valore di circa 100 milioni di litri di carburante all’anno.  La seconda tratta del progetto, dal casello di La Quercia (in località Rioveggio) a Aglio, può essere considerata la “vera” Variante di Valico: una nuova sede stradale più larga e lunga 32 Km a 490 metri di altezza, 226 metri s.l.m in meno rispetto al vecchio tracciato. I risultati sono salite più lievi, velocità commerciali più alte e tempi di percorrenza inferiori.

Tutto si è bloccato invece a Rioveggio, frazione di Monzuno, dove il nuovo Casello, parte dell’opera dello svincolo di Rioveggio, sul tracciato storico della A1, è tutt’ora incompleto dall’ottobre del 2012. L’approvazione nel 2015 del progetto esecutivo di completamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il conseguente bando di gara di Autostrade per l’Italia nel 2016 per l’appalto dei lavori con aggiudicazione nel 2018 avevano fatto ben sperare.  Nel 2019 finalmente l’inizio dei lavori, subito interrotti.

È trascorso da allora più di un anno e mezzo e il degrado in cui versa il casello di Rioveggio peggiora ogni giorno di più.  Rioveggio non ha un ingresso sulla variante di valico e volendo andare verso sud, per immettersi bisogna attualmente raggiungere il casello di Sasso Marconi e risalire verso l’Appennino.  È evidente l’onere aggiuntivo in termini di tempo e di denaro per il traffico pesante di servizio alle industrie. Oltre allo sperpero di denaro, c’è il grande disagio degli abitanti del territorio che non possono avvantaggiarsi della nuova autostrada per i loro commerci e affari, né potenziare un turismo che sarebbe una mano santa in questo periodo così difficile.

Al contrario ci sono stati e ci sono danni economici a imprese che, preparandosi a cogliere l’opportunità del nuovo collegamento, si sono esposte e hanno subito perdite a seguito della mancata realizzazione delle infrastrutture (per esempio: il centro commerciale Le Braine) e il territorio ha subito il danno di un indotto che non si è mai generato. E ancora i frequenti e avversi eventi metereologici degli ultimi anni, hanno indebolito la tenuta idrogeologica del territorio determinando smottamenti con danni ai fabbricati limitrofi al nuovo casello. 

La realizzazione di opere infrastrutturali che connettano varie aree della zona in questione (compreso un raccordo stradale tra la Valle del Setta e la Valle del Reno) consentirebbe di ripristinare e rilanciare il tessuto economico, commerciale sociale e produttivo per non parlare della positiva ricaduta sul tasso occupazionale dell’Appennino bolognese. . 

  • Quali le motivazioni per l’ennesima interruzione dei lavori per la realizzazione del nuovo casello di Rioveggio ?
  • Quali i tempi entro cui si intende riavviare i lavori destinati al completamento del nuovo casello autostradale di Rioveggio per migliorare la viabilità nell’Appennino bolognese?
  • Si realizzerà la bretella per congiungere il casello A1 di Rioveggio con la variante di valico, in seguito allo sdoppiamento del tracciato autostradale? 

Si realizzerà il raccordo stradale tra la Valle del Setta e la Valle del Reno (bretella Reno-Setta) al fine di porre soluzioni infrastrutturali definitive per eliminare i disagi ai Comuni interessati?

Questi gli interrogativi ai quali la Giunta è chiamata a rispondere.