Al momento stai visualizzando SP7 “Idice” e guado di Monterenzio: riflettiamo meglio, prima di demolirlo!

Bologna – 22 settembre 2023 – È di pubblico dominio una nota della Regione con la quale si comunica la decisione della stessa di far demolire il guado di Monterenzio, costruito da sette imprenditori locali ed edili di Monterenzio per collegare il paese con quelle frazioni raggiungibili solo dalla Sp7 Idice e rimaste isolate a causa delle frane di maggio.  Specifica la nota che il guado verrà demolito alla riapertura alla viabilità della SP7. A motivare la scelta della Regione sono considerazioni sul fatto che il guado sarebbe facilmente sormontabile da piene e non consentirebbe le adeguate garanzie di sicurezza idraulica, in quanto costituirebbe un ostacolo al libero deflusso delle acque e renderebbe probabile la sua ostruzione a causa del passaggio di vegetazione fluitata. 

Marco Mastacchi - Rete Civica Progetto Emilia-Romagna - Consigliere regionale

Con un’interrogazione alla Presidente dell’Assemblea Legislativa e alla Giunta, il capogruppo di RETE CIVICA – progetto Emilia-Romagna, il Consigliere Mastacchi chiede di sospendere temporaneamente qualunque attività volta all’abbattimento del guado e contestualmente attivare un tavolo di confronto tra Istituzioni e rappresentanti dei cittadini, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa con chi vive e utilizza quotidianamente quei tratti stradali almeno fino a quando non sarà garantita la stabilità del versante della SP7 Idice. Il guado rappresenta l’unica alternativa nel breve periodo in caso di nuove emergenze, dovute a frane e smottamenti e può essere utilizzato dai cittadini delle frazioni limitrofe, dagli utenti della strada SP7 Idice e dai diversi mezzi di soccorso, senza dover aggirare la montagna durante un’emergenza. Mastacchi chiede di attivare interventi di miglioramento idraulico del guado provvisorio, quale unica alternativa possibile all’isolamento delle frazioni nel breve periodo, a ridosso della stagione invernale ricca di probabili precipitazioni. Inoltre, i lavori nel tratto limitrofo alle scuole medie non risultano ultimati e dovrebbero impedire che le acque di scolo non regimate, possano rendere vulnerabile l’area antistante il complesso scolastico e i campi sportivi. Il ripristino della viabilità, programmato per fine settembre 2023, deve comprendere anche la messa in sicurezza dei luoghi oggetto di frana e la rimozione dei detriti e del fango ora solidificato che, con le prime piogge, è sicuramente destinato a liquefarsi ed a riversarsi sulla pubblica via. 

La fiancata della montagna rimane ancora nuda e vulnerabile alle future piogge, che potrebbero portare ad ulteriori smottamenti e frane, e attualmente il tratto di strada della SP7 è aperto, ma con traffico alternato. Inoltre, la manutenzione del letto del fiume, rimasto quasi completamente privo di acqua durante l’estate, doveva essere effettuata proprio per ripulire dagli arbusti il torrente al fine di non ostacolare il libero deflusso delle acque e a ciò non si può ovviare con l’eliminazione del guado.