Bologna – 1 settembre 2023 – Nell’ambito delle misure di attuazione ed aggiustamento del bilancio di previsione 2023-2025, l’assessore Taruffi e la Giunta regionale hanno assunto l’impegno di stanziare risorse finanziarie pari a 400.000 dirette alla piena applicazione della Legge regionale n. 28 del 2019 inerente le “Misure regionali per la prevenzione, il contrasto e la soluzione dei fenomeni di sovraindebitamento”.
Il Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi interroga la Presidente dell’Assemblea Legislativa e la Giunta per chiedere di investire quelle risorse finanziarie per la piena applicazione della Legge regionale n. 28 del 2019 per realizzare una campagna informativa generale, al fine di orientare proficuamente gli utenti verso le diverse misure attivabili. Chiede inoltre di attivare un bando per individuare sia chi si rende disponibile a formare gli sportellisti rispetto al loro ruolo positivo di ascolto e orientamento verso i soggetti coinvolti nelle crisi da sovraindebitamento, sia chi ha le capacità, acquisite in campo, per operare in prima linea presso gli sportelli informativi.
La Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare a seguito di una richiesta del Consigliere Mastacchi ai sensi dell’art. 30 del Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa, ha confermato che sul bilancio di previsione per il 2023 non sono state allocate risorse dedicate all’attuazione della LR.28/2019 e dunque l’impegno sopracitato potrà essere concretizzato nella fase di definizione e approvazione del bilancio di previsione per il 2024 e pluriennale. Nel corso del 2022 l’indebitamento famigliare nazionale è cresciuto del 3,5% con una punta del 9,1% registrata a Ravenna (ricerca della CGIA – Confederazione Generale Italiana Artigianato). Sono dati che allarmano, soprattutto per il rischio di un aumento del fenomeno dell’usura.
La disciplina sul sovraindebitamento consente anche ai soggetti non fallibili e con gravi situazioni debitorie, di accedere a misure di carattere esdebitatorio, ma serve maggiore divulgazione e conoscenza delle misure esistenti. I più esposti al rischio usura sono artigiani, negozianti e partite iva che soffrono più di altri le restrizioni dei prestiti bancari ma anche l’aumento dei tassi dei mutui fa la sua parte. Per questo il Consigliere Mastacchi interroga ulteriormente la giunta sulla possibilità di coinvolgere Unioncamere, come già avvenuto in Lombardia, per favorire l’accesso delle Micro, Piccole e Medie imprese emiliano-romagnole alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, per contribuire alla prevenzione della vera e propria insolvenza e il conseguente rischio di ricorso a pratiche illegali come l’usura.
La difficilissima condizione, anche psicologica, vissuta dai soggetti interessati dal sovraindebitamento richiede non solo che i soggetti siano informati sui mezzi a disposizione per risolvere la crisi ma anche l’attivazione di funzioni di supporto, di accompagnamento e di consulenza rispetto a criticità non solo economiche, ma anche tecniche e relazionali ed emotive. Sul territorio esistono associazioni di professionisti specializzati in materia Crisi delle imprese e Sovraindebitamento, che hanno acquisito notevole esperienza anche nei servizi di ascolto e orientamento e la competenza, l’esperienza e professionalità di chi opera da anni in questo segmento di particolare “riabilitazione finanziaria” rappresenta un requisito fondamentale per il personale impegnato nelle attività di informazione e supporto degli sportelli. Diffondere le opportunità previste dalla normativa nazionale e regionale aiuta a produrre redditi e contributi, nonché ad aumentare il gettito dell‘IVA, dando valore a quei professionisti che si occupano di aiutare il sovraindebitato educandolo contemporaneamente ad una “spesa” equilibrata.