Al momento stai visualizzando Tesserini per l’esercizio venatorio: selecontrollori ungulati e riconoscimento abilitazioni

Bologna, 10 luglio 2023 – Chiarire e rendere pubblica la lista per ogni provincia dei cacciatori selecontrollori abilitati alla caccia in braccata e in girata, definire in maniera trasparente le abilitazioni di ciascun cacciatore e indicare i percorsi da attivare per il riconoscimento della posizione di quei cacciatori, che pur operando da anni come selecontrollori anche in braccata e girata, risultano all’Amministrazione non abilitati. Sono queste le richieste del capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi, presentate oggi in Commissione II – Politiche Economiche, con un’interrogazione.  

Diverse segnalazioni da cacciatori selecontrollori, abilitati intorno agli anni 2000, hanno evidenziato probabili errori amministrativi di trascrizione, il cui risultato è il mancato riconoscimento di tutte le loro abilitazioni. Inizialmente l’abilitazione di selecontrollore per ungulati comprendeva anche l’abilitazione per la caccia in braccata e in girata, mentre a cavallo degli anni 2000 sono stati disposti esami abilitativi specifici per questa tipologia. Un albo/elenco pubblico che mappi le abilitazioni per ogni cacciatore farebbe chiarezza sulle figure tecniche che operano sui piani di controllo e consentirebbe la trasparenza della verifica su chi è abilitato e a cosa. 

In questo senso si pone l’interrogazione del consigliere Mastacchi all’Assessorato competente, che risponde che gli uffici territoriali stanno gradualmente procedendo alla digitalizzazione dei documenti attraverso un nuovo applicativo web per la gestione degli esami venatori e a breve sarà possibile avere un quadro più preciso della situazione. Per quanto riguarda le abilitazioni, dal 1992 al 2002 si sono succedute diverse modifiche alle disposizioni che se all’inizio prevedevano la frequenza di un corso senza alcun esame, si è finiti nel 2008 a stabilire che le certificazioni fossero rilasciate solo a seguito della frequenza del corso e il superamento dell’esame

Le province hanno rilasciato gli attestati ai cacciatori che ne hanno fatto richiesta e che avevano maturato i requisiti e intendevano proseguire con l’attività venatoria collettiva. Con l’approvazione del regolamento del 2008, si è valutato che tutti coloro che ne avevano avuto necessità, avessero già fatto richiesta e ottenuto le certificazioni e dunque da quel momento si è stabilito che le abilitazioni potessero essere ottenute solo in seguito alla frequenza di un corso e il superamento dell’esame. Sottolinea che per tutti quelli che lo desiderano, ogni ufficio territoriale svolge annualmente e su più sedi gli esami che consentono l’ottenimento delle abilitazioni e chi ne fosse sprovvisto ha la possibilità di regolarizzare la sua posizione.

Il consigliere Mastacchi ritiene che la risposta ricevuta non sia esaustiva e si riserva di esaminare quanto disposto dall’Assessorato con più attenzione, così come anche di valutare i dati su Bologna che non sono stati forniti.