Bologna – 20 novembre 2023 – Una interrogazione del Consigliere Marco Mastacchi, Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna, chiede alla Regione come intenda gestire le aree di allevamento, al fine di realizzare una più equa gestione della Sacca di Goro, delle dighe a Comacchio e delle future aree. Chiede di sapere, nello specifico, se vi è la volontà di distribuire le aree “libere” a favore dei concessionari che ora dispongono di un rapporto addetto/mq di molto inferiori ai parametri determinati dalle vigenti disposizioni regionali.
Le aree di Comacchio sono da sempre soggette a forti criticità per via dei passaggi delle acque dolci che vi confluiscono ed anche in questa situazione sono state le prime a soffrire della presenza del granchio blu. Inoltre l’attuale e perpetuato blocco delle concessioni nell’attesa dello studio scientifico riguardo il carico antropico (di fatto il granchio blu ne ha ridotto il significato), rende impossibile ogni azione sociale a favore della categoria.
Dopo il via libera ottenuto dall’Europa, è stato firmato un decreto da 2,9 milioni di euro che autorizza la spesa, a carico del Masaf, per le circa 3mila aziende che hanno provveduto alla cattura e allo smaltimento della specie. Nel DM di attuazione dell’articolo 10 del decreto-legge del 10 agosto 2023, non è stata prevista una specifica indicazione delle aree geografiche interessate. Le imprese di tutto il territorio nazionale potranno, pertanto, richiedere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di attrezzi da pesca e di trasporto, rispettivamente nella misura dell’80 e del 100% dei costi che vanno dal 1° agosto al 31 ottobre 2023. Il Governo ha previsto un ulteriore intervento, inviato in Conferenza Stato-Regioni, da dieci milioni di euro per sostenere la ripresa del settore della pesca e dell’acquacoltura per la semina, il ripopolamento e l’acquisto di strutture fisse per proteggere gli allevamenti di vongole e novellame di sogliola e cozze.
In questo contesto i 10 milioni del Governo andrebbero a finanziare i danni per perdita di seme e i futuri investimenti di seme avvantaggiando esclusivamente i concessionari che dispongono di aree marittime, nel rapporto addetti/mq, in misura tale che le possano dedicare in parte ad aree di accrescimento del seme di vongola e in parte ad aree di raccolta, il tutto a discapito e con palese effetto discriminatorio, di chi ha un basso rapporto addetti/mq. Ne consegue che diventa irrilevante l’eventuale e ulteriore individuazione di aree nursery (zone ATB) in quanto se non si dispone di terreno sufficiente o si sceglie di seminare o di raccogliere
É auspicabile una forte strategia politica a vantaggio delle comunità di Goro e Comacchio per evitare che le cooperative, soprattutto quelle di Comacchio, vocate alla “raccolta del seme” rimangano fortemente penalizzate per la particolarità intrinseca delle aree marittime e interne utilizzate.