Bologna – 7 novembre 2023 – Con un question time all’Aula il Consigliere Mastacchi, Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia Romagna, ha chiesto alla presidente dell’Assemblea Legislativa e alla Giunta in che modo la Regione intende intervenire quest’anno e per le prossime annualità, affinché sia messo in sicurezza il territorio e, nella gestione dei servizi invernali, siano garantiti mezzi e personale adeguato, coordinando tutte le risorse per assicurare un pronto intervento lungo tutta la viabilità di competenza, senza lasciare zone scoperte o coperte ma con mezzi o personale inadeguati. É sempre più evidente il fatto che l’affidamento dei lavori con un sistema di grandi appalti unito alla chiusura delle Province non consente una gestione puntuale delle strade, ma solo interventi in fase di emergenza. Si è andati smantellando un sistema di presidio e manutenzione delle strade, che aveva dato ottimi risultati, e ci troviamo oggi ad affrontare una situazione disastrosa. La viabilità precaria a seguito delle numerose frane occorse si aggiunge oggi alle emergenze prevedibili per la prossima stagione dovute alla neve e al ghiaccio. Un esempio per tutti, la strada delle Ganzole – che collega Sasso Marconi a Pianoro – con un restringimento per frana che con un ulteriore smottamento, che anche solo un temporale potrebbe mettere in atto, impedirebbe qualsiasi collegamento tra le valli del Savena e del Reno.

L’esperienza e la professionalità degli operatori locali, che in molti casi abitano in quelle aree e hanno una maggior consapevolezza dell’importanza dell’attività da svolgere, hanno sempre rassicurato la popolazione dell’Appennino, che adesso è preoccupata per il subentro di operatori esterni o in subappalto e comunque estranei al territorio, che la politica di attivazione di grandi appalti, portata avanti in questi anni, consente. In particolare preoccupa la richiesta di proroga fino a metà novembre nella presentazione del progetto per l’attivazione dei servizi invernali, in piena stagione invernale e in un periodo nel quale sarebbe quantomeno indispensabile che le regole di ingaggio fossero già definite e chiare per gli operatori pronti a rispondere alle chiamate dell’Amministrazione per garantire una viabilità fluida e in sicurezza, non solo su strade comunali ma anche provinciali. Inoltre un numero considerevole di operatori economici in qualità di fornitori dei servizi invernali non offrirà la propria prestazione a causa dei canoni troppo bassi proposti loro dalle ditte che si sono aggiudicate l’appalto. La Regione risponde, per bocca del sottosegretario Baruffi, e informa che non può né intende entrare nel merito delle scelte degli Enti proprietari di una rete stradale in relazione alle modalità di affidamento dei servizi, in questo caso dei servizi neve.
La risposta non soddisfa il Consigliere Mastacchi, così come non lo soddisfa la puntualizzazione che la Città Metropolitana, Ente affidante dei servizi, non entra nel merito degli accordi tra la ditta aggiudicataria e eventuali subappaltatori sull’aspetto dei costi. “È tutto il sistema che non sta in piedi. Lo si vede benissimo nella gestione complessiva della manutenzione delle strade. Un conto sono gli accordi quadro per poter intervenire in emergenza, con la necessità di essere veloci, di avere operatori, anche di grandi dimensioni, che siano in grado di intervenire. Altro è un servizio di dettaglio, di manutenzione ordinaria incasellato in un sistema come questo, che è un sistema che non funziona. Lo sta dimostrando molto bene il territorio. È una situazione incoerente con la realtà.” controbatte Mastacchi. “Anche per i valori degli appalti, un conto è il valore che si mette a gara e un conto è il valore che arriva nelle tasche dell’operatore. In mezzo si innescano meccanismi che fanno sì che il valore del servizio sia alto e quello che incassa l’operatore sul territorio sia molto più basso.