Al momento stai visualizzando Viabilità di Vado: dopo vent’anni, ancora nessuna soluzione

Bologna – 2 ottobre 2023 – È stata discussa in Aula l’interpellanza presentata dal capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna, Marco Mastacchi che ha interrogato la Presidente e la Giunta sui motivi per i quali non sono ancora stati avviati né i lavori per la realizzazione della nuova SP 325, né i lavori per il parco fluviale in corrispondenza dell’abitato di Vado. “Ci stiamo avvicinando a vent’anni di storia su questo argomento” sottolinea Mastacchi nella sua presentazione all’Aula. “Si chiede alla Giunta i motivi per i quali, oggi, ad oltre cinque anni dalla chiusura degli accordi, più ulteriori quindici di trattative, non sono ancora stati avviati né i lavori per la realizzazione della nuova 325 nel tratto tra Lama di Setta e l’incrocio di Monzuno né i lavori per il parco fluviale in corrispondenza dell’abitato di Vado, che invece dovevano iniziare nel 2018, a conclusione delle procedure di approvazione, e quali sono i tempi previsti per l’inizio dei lavori, considerato che è stato necessario riaprire in emergenza il vecchio tratto della A1 per poter superare il tratto chiuso in corrispondenza dell’Allocco. In questa telenovela sono passati tre assessori, con i quali io stesso ho avuto a che fare: l’assessore Peri, l’assessore Donini e ora l’assessore Corsini. Speriamo che non sia necessario un quarto prima di vedere l’avvio dei lavori.”

La risposta dell’Assessore Corsini lascia assolutamente insoddisfatto il Consigliere Mastacchi. A giustificazione dei biblici ritardi vengono riferite lungaggini dovute ad aumenti del costo dei materiali e necessari ricalcoli di spesa, a un’approvazione unica dei progetti arrivata solo nel 2020 e un progetto esecutivo già slittato al 2022 forse, a sempre nuove revisioni resesi necessarie, all’adeguamento del quadro economico di progetto. Autostrade per l’Italia (ASPI) riferisce che l’allungamento dei tempi rispetto a quanto inizialmente previsto è dovuto a molteplici concause, tra le quali, oltre all’avvenuto aumento dei costi delle materie prime, si annoverano anche alcune modifiche procedurali, introdotte dal Ministero sui contenuti dei progetti presentati dai concessionari e dalla stessa ASPI, che ha introdotto ulteriori procedure di verifica preventive del progetto. Considerati i necessari tempi di gara per l’affidamento, ASPI ipotizza di iniziare i lavori alla fine del 2025, per concluderli entro il 2028. 

“Sono senza parole!” – dichiara Mastacchi – “Dopo vent’anni sentirsi dire da Autostrade, con una serie di motivazioni che abbiamo già sentito più volte, che i lavori cominceranno nel 2025 è un fatto che lascia basiti” e rincara “Siamo in un Paese in cui pensiamo di realizzare le opere del PNRR in 18 mesi, in 24 mesi, e per un’opera finanziata vent’anni fa, progettata vent’anni fa, con tutti gli accordi fatti, dopo vent’anni abbiamo ancora bisogno di tempi per adeguare i prezzi, per verificare l’aumento dei costi, per verificare il cambio delle procedure. Non so se ci sarà un avvio dei lavori, se faremo in tempo. Mi dichiaro quindi assolutamente insoddisfatto di quanto ha riferito l’Assessore Corsini ma in particolare della risposta di ASPI. Spostando tutto al 2025 si lancia la palla a un nuovo assessorato, visto che ci saranno le elezioni della Regione Emilia-Romagna. Non sappiamo dunque chi ci sarà e cosa succederà e se si dovrà ripartire daccapo. L’unica cosa certa dopo vent’anni sono i cittadini di quel territorio che non hanno avuto e non avranno risposte.”