Bologna – 26 ottobre 2023 – Il Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi interviene con un‘interrogazione alla Presidente dell’Assemblea Legislativa e alla Giunta chiedendo chiarimenti in merito ai Fondi di Disabilità.
La Legge n. 68 del 12 Marzo 1999, sancisce un obbligo di assunzione di personale delle categorie protette per le aziende pubbliche e private, con l’intento di favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Con le risorse del Fondo istituito dal Ministero, l’Inps finanzia gli incentivi ai datori di lavoro. Al fine di garantire l’effettività della copertura delle quote d’obbligo, la legge prevede specifiche sanzioni ammnistrative in caso di inadempimento del datore di lavoro, da versare nel Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità. L’articolo 5 d’altronde, dispone che i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici, in presenza di speciali condizioni della loro attività, possono essere parzialmente esonerati dall’obbligo di assumere l’intera percentuale di persone con disabilità prescritta, versando al Fondo regionale un contributo esonerativo per ciascuna unità non assunta.
In Emilia-Romagna con la Legge regionale n. 17 del 2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro” si è introdotto un sistema che non vede nella persona con disabilità un soggetto avente diritto ad un posto in virtù di un intervento meramente assistenziale dello Stato, ma che individua una risorsa per la stessa impresa assicurandogli nello stesso tempo una giusta collocazione in azienda, secondo le sue capacità professionali e la effettiva utilità delle sue prestazioni lavorative. Fino al 2015 le risorse del Fondo erano assegnate alle amministrazioni provinciali mentre dal 2016, la Regione provvede direttamente a selezionare e finanziare le attività a favore delle persone adulte con disabilità e quelle rivolte ai giovani con disabilità nella fase di transizione dalla scuola al lavoro. É la Conferenza regionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità che ha il compito di monitorare e verificare periodicamente lo stato di attuazione degli interventi del Fondo regionale dedicato.
La Conferenza, composta da parti sociali e datoriali, associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, organizzazioni del terzo settore, enti locali e Aziende unità sanitarie locali, oltre ad esaminare gli interventi realizzati fornisce pareri e proposte per la loro programmazione. L’ultima si è svolta a giugno 2018.
Da qui le domande del Consigliere Mastacchi che chiede alla Giunta:

- quali sono i motivi per cui l’ultima convocazione della Conferenza regionale per l’inclusione lavorativa risale al 2018 e quando indicativamente verrà convocata la prossima.
- Quali sono le operazioni selezionate per le ultime tre annualità, per i territori provinciali sulla base degli inviti emanati per la realizzazione dei programmi approvati e quali sono i risultati ottenuti, oltre che a quanto ammontano sia gli inviti per le misure di politica attiva che quelli per le azioni di transizione
- quante le risorse trasferite ai Distretti socio-sanitari per erogare incentivi per la mobilità casa-lavoro e quali interventi sono stati finanziati.
- Chiede inoltre se non ritenga opportuno, in merito alla richiesta di esonero contributivo, effettuare anche controlli in loco alle imprese, per valutare realisticamente la situazione sul campo.
- Chiede infine se non ritenga utile rendere più trasparenti le informazioni inerenti le imprese del territorio che applicano il contributo esonerativo, coinvolgendo a tal fine anche gli enti locali