Bologna – 5 luglio 2023 – Il ripristino in tempi brevi della SP59 “Monzuno” in particolare e tutta la viabilità appenninica più in generale e quali saranno i tempi di “soluzione del problema” sono le richieste di un question time che il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi sottoporrà alla Giunta per una risposta immediata nel corso della prossima Aula, prevista l’11 luglio. A due mesi dal primo evento alluvionale che ha colpito la nostra Regione nel maggio scorso, sono confermati i timori sorti immediatamente sulla complessità degli interventi necessari.
Nonostante le amministrazioni si siano attivate subito per ricostruire una viabilità stradale percorribile, con particolare riferimento alle infrastrutture viarie della Città Metropolitana di Bologna, è stato chiaro fin da subito che a causa di tale complessità, i tempi di riapertura si sarebbero dilatati, con tutte le difficoltà e le preoccupazioni che ne conseguono per gli abitanti di quelle zone.
Considerata l’area così vasta e il contesto così difficile, si rende necessario e fondamentale individuare soluzioni concrete e realizzabili, e diventa importante riuscire a definire modalità e interventi manutentivi, soprattutto in ambiti che già prima di questi eventi erano molto critici e che ora versano in condizioni ancora peggiori. Tutte le infrastrutture della Città Metropolitana coinvolte sono collegamenti fondamentali per l’Appennino e i suoi abitanti, e, se la chiusura di molte ha messo in crisi e avuto ripercussioni pesanti su famiglie ed attività, altrettanto dannoso e pericoloso sarebbe iniziare i lavori per poi interromperli.

In particolare rimane a oggi ancora chiusa la SP59 “Monzuno”, di competenza della Città Metropolitana di Bologna, al km 2+000 nel comune di Monzuno. Una partenza veloce del cantiere per ripristinare la viabilità aveva fatto ben sperare ma i lavori sono interrotti da giorni e la cittadinanza è molto preoccupata, soprattutto perché altre strade chiuse del territorio, che vive una situazione viaria critica, creavano già da tempo enormi disagi alla popolazione. Un incontro a metà giugno tra la Città metropolitana di Bologna e i sindaci dei comuni di Pianoro, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro e Monzuno aveva fatto il punto sullo stato di avanzamento dei cantieri, e si era evidenziata, anche a seguito di sopralluoghi, la necessità di maggiore tempo e risorse economiche rispetto alle più ottimistiche previsioni iniziali.
L’importanza della SP59 non si limita al fatto di collegare Monzuno a Vado, ma è percorso obbligato in questo momento anche per i pendolari di Loiano e Monghidoro per raggiungere il casello autostradale di Sasso Marconi, considerato che anche la Fondovalle Savena e la SP7 valle dell’Idice non sono percorribili.
Di qui l’esortazione/richiesta alla Giunta del Consigliere Mastacchi per sapere i tempi di ripristino della SP59 e i motivi che ostacolano in questo momento la prosecuzione delle attività, in un territorio che da tempo vive pesanti disagi con diversi cantieri attivi da prima dell’alluvione.