Bologna – 9 giugno 2023 – La richiesta del Capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi alla Giunta è semplice e chiara: assumere tutte le iniziative per una massiccia divulgazione delle varie misure previste per prevenire e contrastare il sovraindebitamento sia di cittadini che, soprattutto in questa particolare situazione di emergenza, di imprese agricole, aziende e professionisti. Con una risoluzione presentata alla Giunta, Mastacchi chiede anche di avviare progetti condivisi con le diverse istituzioni, enti pubblici e privati preposti alla lotta all’usura e al risanamento del tessuto produttivo e valoriale, per individuare, oltre ai tradizionali sistemi di finanziamento, nuovi canali collaborativi, per reperire quella liquidità e quelle professionalità indispensabili alla sopravvivenza dei soggetti più vulnerabili e delle aziende ora duramente colpite.
I recenti fenomeni alluvionali che hanno colpito numerose aziende del comparto sia agricolo sia industriale mettono in una situazione di rischio di insolvenza anche aziende fino ad oggi floride ed eccellenti nel mercato di riferimento, con la conseguente potenziale perdita di posti di lavoro.L’alluvione ha colpito duramente anche il nostro comparto produttivo agroalimentare proprio mentre le imprese, a cavallo del post pandemia, cercavano di rialzarsi anche aprendo nuove strade commerciali. Il Governo ha previsto una serie di sospensioni in merito agli adempimenti fiscali, ma per un periodo di tempo limitato, e un sollievo finanziario limitato nel tempo e così ridotto non può contribuire al concreto rilancio delle nostre imprese, considerato che molte versavano in situazioni di crisi già prima di essere travolte dall’ondata pandemica e poi dalla recente alluvione. Per evitare che in tanti, incalzati da emergenze improvvise e impreviste, possano cadere in mano alla criminalità organizzata, al racket e agli usurai, diventa necessario promuovere a ogni livello la conoscenza di istituti, di aiuti e di piani di risanamento quinquennale. Emerge la necessità di insistere nell’attività di promozione, conoscenza e diffusione delle possibilità, che la legge n. 3/2012 ora Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII) e poi la legge regionale n. 28/2019, possono offrire ai soggetti in stato di potenziale squilibrio economico, prendendo atto delle molteplici difficoltà, sia di natura operativa, che psicologica, che tali soggetti si trovano ad affrontare e prima che le difficoltà si concretizzino in una crisi irreversibile.
Cruciale e di vitale importanza diventa la divulgazione delle misure e degli strumenti a disposizione dei cittadini e delle imprese in difficoltà, perché i dati dicono chiaramente che il numero di accessi agli istituti di composizione della crisi per l’utilizzo delle procedure per il sovraindebitamento è molto limitato, sia da parte dei privati sia da parte delle aziende, a seguito della limitata conoscenza degli strumenti offerti dal nuovo CCII, in particolare per le imprese. Non occorre essere degli indovini per prevedere un disastro che c’è ed è sotto gli occhi di tutti.
“Dobbiamo essere bravi a mettere in campo modalità di lavoro che facciano sì che siano il meno possibile quelli che hanno dei problemi.” afferma Mastacchi. Commenta infine così il risultato dell’Aula che respinge la sua risoluzione:” Credo che una cosa positiva in tutto questo ci sia. Intanto ne abbiamo parlato, quindi spero che tanti possano ascoltare questa discussione. Credo che questa discussione sia servita almeno ad alzare il livello di responsabilità della Giunta e anche della maggioranza e a far sì che questa legge, che sembra così stupenda che dopo quattro anni ancora non ne abbiamo sentito la presenza, possa realmente essere messa in campo e si possano realmente fare le cose che ho chiesto.”