Al momento stai visualizzando IMPRESE AGRICOLE: alluvione e aiuti

Bologna – 6 giugno 2023 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato nella seduta odierna dell’Aula un question time per chiedere se corrisponde al vero che la Commissione di Bruxelles non intenda derogare alle norme restrittive dettate dall’art 4 del Reg UE 640/2014 sulle cause di forza maggiore, che dovranno essere applicate alle aziende agricole alluvionate titolari di domande di trascinamento dei vecchi impegni PSR 2014-2022.

L’art 4 del Reg UE 640/2014 sulle cause di forza maggiore, esonera le aziende che hanno comunicato la causa di forza maggiore all’autorità competente (Regione, da eventuali sanzioni per mancato rispetto degli impegni, ma non le copre dal recupero delle somme erogate per l’impegno non rispettato. Peraltro i casi di forza maggiore andrebbero comunicati con documentazione circostanziata e comprovante entro 15 giorni lavorativi dalla data in cui il beneficiario o il suo rappresentante sia in condizione di farlo.

Mastacchi chiede anche se la Regione intenda attivarsi, a livello nazionale ed europeo, per far comprendere la caratteristica di eccezionalità e la vastità dell’evento e della necessità di procedere in tempi stretti a erogare misure di sostegno alle imprese agricole delle zone alluvionate, che rischiano altrimenti di chiudere le proprie attività mettendo in crisi i settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna. Il settore agricolo è quello più danneggiato da questa grave calamità che ha compromesso raccolti e frutteti, mentre i campi allagati impiegheranno diverso tempo prima di poter tornare produttivi, senza considerare i danni agli allevamenti, alle serre e alle strutture, considerato che la priorità, in alcune zone, è purtroppo ancora liberare i campi dall’acqua. Si stima che il 42% della superficie agricola utilizzata (Sau) sia stato colpito dagli eventi alluvionali. Le aziende agricole presenti sul territorio coinvolto sono quasi 21.000, il 49% dell’intera regione, oltre il 29% è presente nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane, e da una prima stima della diminuzione della sola produzione lorda vendibile la perdita potrebbe andare oltre 1,5 miliardi di euro, a cui vanno aggiunte le perdite di produttività futura per moria delle piante e animali, di superficie agricola per le frane e danni ai mezzi, attrezzature scorte e strutture, più i danni di tutta l’agroindustria. Per l’intera Regione questo disastro rappresenta un vero dramma e visto i problemi multiformi presenti sul territorio abbiamo bisogno di un aiuto concreto dal Governo e dall’Europa.

Marco Mastacchi 2023

L’Assessore Mammi, dopo aver convenuto che l’Emilia-Romagna è una regione a fortissima vocazione agroalimentare – è la seconda voce di export regionale dopo la meccanica – comunica di essersi mosso presso il Ministro per chiedere  la classificazione di calamità naturale e, per il comparto agricolo e agroalimentare, un intervento legislativo speciale che disponga di finanziamenti basati su contributi a fondo perduto per i territori e per le imprese colpite, perché  gli indennizzi, attraverso gli strumenti ordinari, sarebbero del tutto inadeguati. Così come è stata chiesta l’attivazione degli ammortizzatori per i lavoratori agricoli, per l’azzeramento dei contributi per l’anno in corso, per la deroga fiscale per redditi e versamenti IVA, la sospensione delle rate dei mutui in scadenza, e la sospensione dei contenziosi, che il Governo ha approvato qualche giorno fa.

Parzialmente soddisfatto Mastacchi che rileva come le attività messe in campo, se raggiunto l’obiettivo, rispondano ai bisogni degli agricoltori. Rimane da risolvere il problema legato ai tempi per la quantificazione dei danni e la loro comunicazione. Gli agricoltori ancora alle prese con la rimozione del fango non possono pensare di dover fare ulteriori segnalazioni e attivarsi per espletare delle scomode procedure burocratiche.


Qui il video dell’intervento: