Al momento stai visualizzando Osservatorio regionale sul turismo: discrepanze dati tra ISTAT e Unioncamere

Bologna, 23 maggio 2023 – Il capogruppo di RETE CIVICA -Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato un question time per avere chiarimenti sulla metodologia, gli indicatori e il tipo di analisi effettuati dall’Osservatorio regionale sul Turismo per elaborare i dati che dovrebbero venire utilizzati per orientare le politiche regionali di intervento in ambito turistico.

Dal 2015 è in atto una collaborazione istituzionale tra la Regione e Unioncamere per organizzare l’attività dell’osservatorio, e i dati raccolti vengono elaborati da Trademark Italia, società di consulenza e marketing per turismo e ospitalità. 

Per l’anno 2022 si rileva una discrepanza di più del doppio tra i dati forniti da Trademark Italia rispetto a quelli restituiti dall’ISTAT. Discrepanza che pur se giustificata da un diverso conteggio (per via delle procedure) delle presenze negli Airbnb, rischia di confondere gli operatori e sviarli nelle scelte rispetto alle strategie da attivare.

In questo contesto si inserisce il question time del Consigliere Mastacchi che, alla luce dei dati, chiede se non sia opportuno per l’Osservatorio, realizzare analisi qualitative sui fatturati delle strutture piuttosto che su altri parametri, per approfondire le valutazioni sui punti di forza e le criticitá, al fine di migliorare la nostra offerta turistica.

Nel rispondere, l’Assessore conferma che alcune ricerche e indagini hanno stimato che il numero delle presenze rilevato dall’Istat vada più che raddoppiato per avere un ordine di grandezza del turismo nel nostro Paese e questo dovuto al fatto che l’ISTAT raccoglie i dati dagli operatori turistici autorizzati dai Comuni in base ai vigenti obblighi normativi. Si rileva la difficoltà nel censire, nell’ambito dell’extra alberghiero, il movimento dei turisti nelle abitazioni dei privati svolto in forma occasionale. Tale tipologia, pur censita, è talmente eterogenea, sul territorio regionale, che il dato non viene considerato nel computo ufficiale del movimento Istat.

Non vengono inoltre rilevati arrivi e presenze del turismo delle cosiddette seconde case utilizzate dai proprietari durante i periodi di villeggiatura, stimati invece nelle elaborazioni prodotte per l’Osservatorio regionale del turismo.

La stessa Istat sta ipotizzando, per il futuro, innovativi percorsi di rilevazione che utilizzino l’integrazione con altre banche dati, quali quelle sulla telefonia mobile, le Sim viaggianti, oppure azioni di web scraping e utilizzo di Google Trends.

Soddisfatto Mastacchi che rileva però che :” … la risposta contiene informazioni che aprono a degli scenari, da un certo punto di vista, anche preoccupanti, perché si conferma, praticamente, il dato di quasi il 100 per cento di differenza rispetto ai dati ufficiali. Questo apre a degli scenari molto complicati. Probabilmente, si spiegano anche le problematiche che abbiamo sulle grandi città per il tema delle abitazioni per gli studenti e prime case. Credo che sarà necessaria un’analisi più approfondita per capire quelle che sono le implicazioni a valle di tutto questo.“