Al momento stai visualizzando Comunità energetiche e cabine ENEL: fare chiarezza sui codici identificativi

Bologna – 25 luglio 2022 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale un question time nel quale ha chiesto di fare chiarezza sui codici identificativi.

La Legge Regionale 5 del 27 maggio 2022 è finalizzata a sostenere lo sviluppo delle Comunità Energetiche e dell’autoconsumo collettivo per produrre, distribuire, scambiare, accumulare energia a impatto zero attraverso impianti di energia rinnovabile. L’azione sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo si colloca all’interno del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030, con cui la Regione intende aumentare l’efficienza energetica e coprire sempre di più i consumi con fonti rinnovabili. La nuova legge rappresenta un importante passo avanti verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dal Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto dalla Regione a dicembre 2020, con il quale è stato previsto il raggiungimento della ‘neutralità carbonica’ entro il 2050 e il passaggio alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035. La difficoltà che sta emergendo per i titolari di punti di connessioni di reti elettriche di bassa tensione riguarda l’individuazione della cabina primaria di trasformazione di appartenenza, soprattutto laddove l‘utente finale è al confine fra due cabine di trasformazione. Attualmente risulta molto difficoltoso per l’utente finale mettere in relazione il proprio POD (codice identificativo dell’utenza) con tale cabina e questa difficoltà può vanificare o far annullare la richiesta di far parte di una Comunità Energetica, nella quale i vari POD devono riferirsi a un’unica cabina.

Marco Mastacchi Rete Civica

La richiesta del Consigliere Mastacchi alla Giunta è di sapere se e in che modo intenda adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, con l’attribuzione dei codici POD di riferimento per ciascuna cabina, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche. 

Così il Sottosegretario Baruffi in risposta al question time: é del 2018 la prima regolazione sperimentale della UE sull’autoconsumo collettivo in campo energetico. Tale regolazione è stata innovata dal D.L. 199 del 2021, che ha recepito la RED 2 e che rimanda ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) l’adozione di provvedimenti per accertarsi che i richiedenti la Comunità siano collegati alla stessa cabina primaria.  I termini (180 giorni dall’entrata in vigore del S.L.199) per definire le nuove regole sono scaduti il 15 giugno scorso e sembra siano in via di definizione i nuovi decreti. Per quanto riguarda la mappatura: quella delle cabine primarie è di competenza di ARERA. ARERA stessa ha stabilito che quella delle cabine secondarie sia di competenza dei singoli gestori, in attesa delle nuove direttive della stessa ARERA. 

Mastacchi, insoddisfatto, sottolinea che in questo momento la necessità è di costituire le NUOVE Comunità Energetiche e non quelle definite dalle vecchie regole. Le aziende stanno lavorando per poter avere CE di almeno 1 MW, una soglia già bassa, e sono ferme a causa della mancanza di informazioni sia sugli incentivi economici e come ottenerli che sulle questioni tecniche che riguardano le cabine. “Auspico che la Giunta si attivi per fornire strumenti alle imprese per riuscire ad attivare le Comunità Energetiche” conclude Mastacchi.