Bologna – 28 Giugno 2021 – Il capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato un’interpellanza alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale riguardo la nuova installazione in particolare di un traliccio nel Comune di Monterenzio in prossimità di una civile abitazione a seguito dell’autorizzazione per il nuovo elettrodotto a 380 Kv.
Nel dicembre 2020 è stato firmato il decreto autorizzativo per il nuovo elettrodotto a 380 kV che unirà la zona di Colunga (provincia di Bologna) a quella di Calenzano (provincia di Firenze), assicurando un notevole aumento della capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord e rafforzando la magliatura della rete elettrica. I comuni interessati dalla realizzazione della linea sono, in particolare: Castenaso, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Monterenzio, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Firenzuola, Barberino di Mugello e Calenzano. Questo potenziamento mira a risolvere le congestioni di rete su una delle aree più critiche dell’intero sistema elettrico nazionale e garantire nello stesso tempo maggiore efficienza e sostenibilità alla infrastruttura elettrica regionale. Sono previsti 16 km di nuove linee interrate e la società Terna, incaricata della realizzazione dei lavori, assicura che avrà un occhio di riguardo per l’ottimizzazione dell’inserimento della nuova linea nell’ambiente circostante, visto che si tratta di territori di particolare pregio paesaggistico.
L’intervento sul sistema elettrico locale consiste nel potenziamento di una linea già esistente che arriva da nord per via aerea per poi proseguire, dopo l’installazione di alcuni pali, fino alla centrale elettrica Querceto.
Nell’aprile 2021 i cittadini dei comuni interessati hanno ricevuto via mail le mappe del nuovo percorso dell’elettrodotto e su alcune proprietà si è rilevato che l’installazione dei tralicci per l’alta tensione, nello specifico il palo 15F del progetto della linea 132Kv, avverrà a poche decine di metri da abitazioni private.
La vicinanza ai tralicci dell’alta tensione delle abitazioni private espone i proprietari e i loro familiari 24 ore su 24 ad un campo elettromagnetico, esponendoli a possibili effetti negativi sulla loro salute.
Nella maggior parte dei paesi la legislazione consente una distanza minima sicura di residenze dalle linee ad alta tensione intorno ai 200-25 metri. Tuttavia i limiti proposti per le esposizioni elettromagnetiche possono essere superati anche su distanze maggiori.
La maggior parte degli studi che hanno avuto luogo riguardano i campi magnetici emessi da linee elettriche, trasformatori e altre fonti. Gli studi hanno collegato le radiazioni a bassa frequenza con aborti, leucemia, melanoma, asma, ecc. A causa della loro connessione con la leucemia infantile, i campi magnetici sono stati classificati come possibili “agenti cancerogeni” nel 1998 dal National Environmental Health Institute, USA e nel 2001 dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I limiti di sicurezza per l’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza più raccomandati negli ultimi anni suggeriscono che l’esposizione media giornaliera non dovrebbe superare 10 Volt/m per i campi elettrici e 200 Nt per i campi magnetici, valori purtroppo non solo superati vicino a cavi ad alta tensione ma spesso anche vicino a cavi a bassa tensione, trasformatori, pannelli elettrici e vari apparecchi. I campi magnetici, inoltre, penetrano in tutte le aree e trapassano la maggior parte dei materiali da costruzione.
Se è vero che il dibattito su questi temi è ancora acceso, è anche vero che il principio di precauzione quando si tratta della salute dei cittadini dovrebbe guidare le decisioni dell’amministratore pubblico. Così come è vero che nel caso specifico non manca lo spazio a disposizione per l’installazione del traliccio e potrebbe essere valutato un allontanamento maggiore dalle civili abitazioni.

Non ultimo da considerare il fatto che i pali dell’alta tensione, posizionati nelle immediate vicinanze delle proprietà private, implicano una grossa svalutazione patrimoniale dei fabbricati, che incide negativamente sulle eventuali compravendite.
Sulla scorta di tutte queste considerazioni, il Consigliere Mastacchi interpella la Giunta e l’assessore competente per sapere se la Regione Emilia-Romagna non ritenga opportuno proporre un arretramento del posizionamento del traliccio del palo 15F per allontanarlo dalle case a una distanza tale per cui, il valore dell’induzione magnetica, che decade progressivamente allontanandosi dalla sorgente, sia praticamente nullo.
Chiede inoltre quali siano le motivazioni che hanno determinato la scelta di separare le due linee nel Comune di Monterenzio, nello specifico la linea 132Kv, segnata in blu e la linea 380Kv, segnata in rosso nella mappa, all’altezza del traliccio 14F invece che suddividerle all’imbocco della zona boschiva, e quindi dopo l’area urbanizzata.
