Al momento stai visualizzando Il Covid 19 condiziona anche lo smaltimento dei pneumatici

Rischio ambientale

Bologna – 1 Ottobre 2020 – Il capogruppo della RETE CIVICA – Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale riguardo a ai rischi ambientali legati al mancato smaltimento dei pneumatici fuori uso.

ph. Letizia Rostagno

La normativa considera “rifiuti speciali” le gomme auto vecchie e inutilizzabili. Le gomme sono costituite da materiali polimerici che producono gas tossici altamente inquinanti e se abbandonati (nei campi, ai lati delle strade, in discariche abusive) o bruciati creano grossi danni all’ambiente.

Per questo motivo non è possibile portarli nelle isole ecologiche, da dove finirebbero nelle discariche.

Il Governo è intervenuto in materia e a difesa dell’ambiente con il Decreto Ministeriale n.82 del 2011, che stabilisce che lo smaltimento delle gomme è obbligatorio e il loro abbandono è un reato. E’ stato previsto un contributo PFU (Pneumatici Fuori Uso) che si paga all’acquisto dei pneumatici e che viene versato ai consorzi di smaltimento che ritirano, con prelievi regolari e gratuitamente, i pneumatici da gommisti, officine, distributori e chiunque sostituisca pneumatici.  

Tra le conseguenze della pandemia Covid 19 si registra un calo di vendita di auto e conseguentemente di pneumatici e diversi consorzi di smaltimento hanno ridotto l’attività creando difficoltà a gommisti e officine che vedono le loro piazzole riempirsi ostacolando il normale svolgersi dell’attività. Un grosso quantitativo di pneumatici esposto alle intemperie provoca certamente una dispersione nell’aria e nel suolo di agenti inquinanti e il loro mancato ritiro espone i gommisti o chi per loro al reato di inquinamento ambientale oltre che a sanzioni per il superamento del limite del deposito temporaneo. Facile immaginare che l’impossibilità dello smaltimento potrebbe favorire il sorgere di discariche abusive. 

A questa catena di conseguenze si aggiunga anche il fatto che i pneumatici abbandonati sembrano essere l’habitat ideale per il proliferare delle tanto odiate zanzare.

Il Consigliere Mastacchi porta questa situazione all’attenzione della Giunta, chiedendo che ne prenda atto e in che modo intenda intervenire a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. 

Propone una mappatura post- lockdown dei pneumatici non ritirati e la sospensione delle sanzioni alle imprese per il superamento del limite del deposito temporaneo.